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【意翻】点击乌菲兹:佛罗伦萨博物馆的新型在线数字档案

摘要: 资讯原文作者:Mariacristina Ferraioli原文日期:2018年8月11日翻译日期:2018年8月17日翻译人:Shui校对:Lisa原文链接:http://www.artribune.com/progettazione/new-media/2018/08/uffizi-online-archivi-digitali/正文乌菲兹征服了网络。在几天之前,我们就发布过“乌菲兹博物馆的I


资讯

原文作者:Mariacristina Ferraioli

原文日期:2018年8月11日

翻译日期:2018年8月17日

翻译人:Shui

校对:Lisa

原文链接:http://www.artribune.com/progettazione/new-media/2018/08/uffizi-online-archivi-digitali/

正文

乌菲兹征服了网络。在几天之前,我们就发布过“乌菲兹博物馆的Instagram专页粉丝人数突破15万,成为了意大利最受关注博物馆”的消息。在最短的时间内,获得了最好的成绩—这是馆长Eike.Schmidt从中斡旋的结果,自上任以来,他一直致力于通过网络进行博物馆推广。这是个明智的决定,博物馆在可观看性与游客的数量增长方面取得了优秀的成绩。网络的潜力并不只局限于社交网络,现在佛罗伦萨博物馆的新数字在线档案终于提供了在线浏览高清图片集的机会,这些数字图像可以放大细节,依喜好调节明暗和从各个角度观察。

档案在线

现在只需要轻点几下,佛罗伦萨博物馆的海量遗产资源就能为世界各地的学者与艺术爱好者带来巨大的可能性。只需在地址栏输入www.uffizi.ite,接着前往新的“Studiosi”页面,就可以欣赏瓦萨里建筑群、碧提宫与波波里花园的绘画与雕塑作品。在与印第安纳大学的国际合作中,新的数字档案项目得到发展。项目的中心工作,就是对这些古典雕塑收藏,包括其他数以千计的大理石作品进行摄影测绘及3D建模工作。在最近三年之内,他们已经扫描了大约一半的文物,而工作还在继续。在接下来的目标之中,还有一处位于乌菲兹第一个走廊的穴怪弥撒壁画的数字化处理工作。这种方式可以令观众清晰的观察作品,在某些情况下,甚至比用肉眼观看更加清晰,比如佣兵凉亭或者碧提宫的雕塑。不仅如此,这种新的数字投影方式可以更有效的监控文物的外观,更迅速地发现任何损坏的情况。

一个从九十年代开始的项目

这个想法并非现在才有,将博物馆藏品数字化以供世界各地的学者使用的构想可以追溯到二十世纪九十年代开发科学研究数据库的时候。“乌菲兹美术馆一直是同时期应用尖端科技最超前的机构之一”馆长Eike Schmidt如此告诉Ansa,“我们已经采集了这些数据并将它们重新加入数据库,如今,我们通过一个更方便快捷的新平台向公众和学者们提供这些内容。通过这种方式,乌菲兹美术馆坚守了它作为研究中心的作用,而并非仅仅是传播与保护。”

乌菲兹瞄准网络

网络如今已经成为了佛罗伦萨博物馆传播知识的重要工具,仅仅考虑乌菲兹Instagram取得的优秀成绩:这个帐号自年初以来增长了50%的粉丝,超过了15万人关注了这个页面——这是意大利博物馆社交软件中有史以来最高的数字。无庸置疑的,这也是馆长Eike Schmidt所希望的强有力的宣传活动的成效。“乌菲兹Instagram计划的全面成功,”Schmidt对Ansa如是说“这也是知识、教育上的成功,因为我们每天都推送一张收藏品的照片,加上一段艺术史的解释,我们也常常推送过去与现在的诗歌段落,这种模式在世界各地已经有了许多追随者:它严格按照双语标准,以意大利语和英语推送,适合所有年龄段的人。事实上,我们是Instagram上成长速度最快的博物馆。”

原文

Un’opportunità per gli studiosi di tutto il mondo: sono online i nuovi Archivi digitali degli Uffizi. A portata di click tutti i dipinti e le sculture del Complesso Vasariano, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli e a breve anche le mappe degli affreschi…


Gli Uffizi alla conquista della rete. Solo pochi giorni fa vi abbiamo dato la notizia che la pagina Instagram delle Gallerie Uffizi di Firenze ha superato quota 150mila followers, attestandosi come il museo più seguito in Italia. Un ottimo risultato raggiunto in pochissimo tempo, frutto della forte campagna di comunicazione voluta dal direttore Eike Schmidt che, fin dal suo arrivo, ha puntato moltissimo sulla promozione del museo anche attraverso la rete. Una scelta vincente che ha prodotto ottimi risultati in termini di visibilità e di aumento del numero di visitatori. Le potenzialità offerte dalla rete non si limitano però solo ai social network. Sono finalmente online i nuovi Archivi digitali del complesso museale fiorentino che offrono l’opportunità di navigare all’interno della collezione tra immagini ad alta definizione, che possono essere ingrandite nei dettagli, illuminate a piacimento e osservate da varie angolazioni.

GLI ARCHIVI ONLINE

Una possibilità enorme per gli studiosi e gli appassionati d’arte di tutto il mondo che avranno a portata di pochi click l’immenso patrimonio del museo fiorentino. Basterà collegarsi al sito www.uffizi.ite recarsi nella neonata sezione “Studiosi” per accedere ai dipinti e alle sculture del Complesso Vasariano, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli. I nuovi archivi digitali sono stati sviluppati grazie ad una partnership internazionale con l’Università dell’Indiana. Al centro dell’operazione, le collezioni di statuaria classica, che comprendono oltre mille marmi e sono attualmente interessati da un grande progetto di mappatura 3D a partire da rilievi fotogrammetrici. Negli ultimi tre anni è stata scansionata circa la metà dei reperti e i lavori continuano. Tra i prossimi obiettivi, c’è anche la messa online degli affreschi a grottesca del primo corridoio della Galleria. Questo tipo di mappatura permette di osservare le opere in modo dettagliato e, in alcuni casi, come per le statue della Loggia dei Lanzi o di Palazzo Pitti, in maniera ancora più particolareggiata che ad occhio nudo. Non solo, ma questa nuova forma di mappatura del patrimonio permette di monitorare in modo molto più efficace le superfici, evidenziando eventuali stati di degrado.

UN PROGETTO INIZIATO NEGLI ANNI ‘90

L’idea di digitalizzare la collezione del museo per renderla fruibili agli studiosi di tutto il mondo non è recente, ma ha origine negli anni ’90 quando furono sviluppati dei database scientifici di ricerca. “Gli Uffizi all’epoca erano tra gli istituti più avanzati nell’utilizzo delle tecnologie”, ha raccontato all’Ansa il direttore del museo Eike Schmidt, “noi abbiamo preso questi dati, ne abbiamo aggiunti di nuovi e ora li stiamo mettendo a disposizione del pubblico e degli studiosi attraverso una nuova piattaforma più accessibile. In questo modo le Gallerie degli Uffizi confermano il proprio ruolo di centro di ricerca, non solo di divulgazione e tutela”.


GLI UFFIZI PUNTANO SULLA RETE

La rete è diventata uno strumento importante di conoscenza e di divulgazione per il museo fiorentino. Basti pensare all’ottimo risultato raggiunto dalla pagina Instagram degli Uffizi che ha fatto registrare un 50% in più di persone dall’inizio dell’anno. E superando quota 150 mila followers, il più alto mai raggiunto da un museo italiano. Merito, indubbiamente, anche della forte campagna di comunicazione voluta dal direttore Eike Schmidt. “Il successo globale del canale Instagram degli Uffizi – dichiara all’Ansa Schmidt – è anche un successo di conoscenza, di educazione, perché ogni giorno proponiamo un’immagine delle collezioni e un’interpretazione storico-artistica, e spesso pure un brano di poesia del passato e del presente. Questa formula ha trovato tanti seguaci in tutto il mondo: è rigorosamente bilingue in italiano e in inglese, per tutte le età tutte e le generazioni, e infatti siamo il museo che cresce di più in tutto il mondo su Instagram”.


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